Programma Elettorale CNSU – ADISURC 2025

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

Per un diritto allo studio universale e garantito

No agli idonei non beneficiari

L’accesso all’università deve essere un diritto reale e concreto, non una corsa ad ostacoli. È per questo che ci battiamo per l’eliminazione della figura dell’idoneo non beneficiario: ogni studente e studentessa che soddisfi i requisiti deve ricevere la propria borsa di studio. Negli ultimi anni, anche grazie al lavoro svolto localmente, questo risultato è stato raggiunto in alcune realtà, ma serve una riforma strutturale che scongiuri il rischio che una cattiva gestione dei fondi possa compromettere tutto ciò nel futuro.

Criteri di accesso alla borsa di studio: ISEE €30.000 e abolizione parametro ISPE

Insieme alla copertura totale delle borse, chiediamo una revisione dei criteri di accesso: l’innalzamento della soglia ISEE a 30.000 euro e l’abolizione del parametro ISPE sono misure fondamentali per garantire equità. Vogliamo un sistema che valuti i bisogni economici reali di studenti e studentesse e non escluda nessuno per rigidità burocratiche.

Trasporto pubblico

Il diritto allo studio passa anche attraverso la possibilità concreta di vivere la quotidianità universitaria. Per questo chiediamo un piano nazionale per garantire la gratuità del trasporto pubblico urbano ed extraurbano per i borsisti e le borsiste e per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro. Il servizio deve includere le sedi decentrate, essere sostenibile dal punto di vista ambientale e funzionare anche nelle fasce orarie notturne.

Salute a portata di studente

La salute, inoltre, deve essere considerata parte integrante dell’esperienza universitaria. Chiediamo l’istituzione di un piano sanitario universitario nazionale che preveda consultori, servizi medici gratuiti, campagne di prevenzione e supporto psicologico integrato. Elemento imprescindibile di questa proposta è la distribuzione gratuita di assorbenti e dispositivi di protezione in tutti gli atenei.

Status di cittadino

In questo quadro, rientra anche la nostra proposta sullo status di cittadino temporaneo per gli studenti e studentesse fuori sede: vogliamo che chi studia lontano da casa possa accedere ai servizi sanitari locali, scegliere il proprio medico di base e usufruire pienamente della sanità pubblica nel proprio luogo di studio, senza ostacoli burocratici.

Mensa

Il servizio mensa deve essere potenziato e reso realmente accessibile. Chiediamo la gratuità per tutti gli studenti con un ISEE inferiore ai 30.000 euro, anche se non beneficiari di borsa di studio. Mangiare ogni giorno a mensa non deve essere un privilegio, ma una garanzia essenziale per chi frequenta l’università.

No tax area a 30.000, calmierazione fino a 50.000

Infine, l’università pubblica dev’essere finanziata dallo Stato, non dalle famiglie. Per questo chiediamo l’estensione della no tax area a 30.000 euro per tutti gli Atenei italiani e una rimodulazione equa della contribuzione fino ai 50.000 euro ISEE.

Maggior numero, maggiori tutele

Aldilà di No tax area e calmierazione si aggiunge la necessità di agevolazioni cumulative per i nuclei familiari con più figli iscritti all’università: una misura di giustizia sociale che tenga conto del carico economico reale sostenuto da molte famiglie.

Per un diritto alla casa concreto e strutturato

Più alloggi pubblici

La casa è uno dei pilastri fondamentali per garantire il diritto allo studio. La crisi abitativa che colpisce la popolazione studentesca fuori sede, richiede risposte urgenti e strutturali. Chiediamo l’avvio di un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, finanziato in modo stabile, per garantire posti letto sicuri, accessibili e distribuiti in modo omogeneo sul territorio.

Un ente nazionale per la residenzialità

A fianco di questo intervento strutturale, proponiamo l’istituzione di un ente pubblico nazionale con poteri di investimento e controllo, in grado di monitorare le condizioni degli alloggi esistenti, pianificare nuove residenze e intervenire laddove le regioni non riescano a garantire l’efficienza del sistema.

Affitti accessibili per tutti

In parallelo, va affrontata l’emergenza affitti: serve un aumento del fondo nazionale per il sostegno all’affitto studentesco e misure concrete per contrastare la speculazione immobiliare. Chiediamo un freno alle locazioni brevi turistiche e il rafforzamento del canone concordato, per garantire affitti equi e accessibili a tutti e tutte.

Per un voto libero, anche da fuori sede

Diritto di voto garantito sempre e ovunque

Il diritto di voto è un diritto costituzionale, eppure oltre 800.000 studenti fuori sede ne sono di fatto esclusi ogni anno, costretti a scegliere tra la partecipazione democratica e spese insostenibili per tornare nel proprio comune di residenza.
Per noi, questa situazione è inaccettabile.
Chiediamo una legge strutturale e permanente che garantisca a ogni studente e studentessa fuori sede la possibilità di votare nel luogo in cui studia, per ogni tipo di elezione. Non può esserci democrazia reale senza accessibilità al voto.

Per il riconoscimento delle soggettività e una didattica inclusiva

Status part-time garantito ovunque

La flessibilità del percorso universitario è una condizione essenziale per l’inclusione. Chiediamo che lo status di studente part-time venga garantito in tutti gli atenei, riconosciuto formalmente e accompagnato da piani di studio personalizzabili, che rispettino le esigenze di chi lavora o ha carichi familiari.

Riconoscere tutte le soggettività

Allo stesso tempo, proponiamo l’introduzione formale delle figure di studente lavoratore, in gravidanza o caregiver. Queste categorie devono avere diritto a esami flessibili, piani individualizzati e assenze giustificate, senza dover dimostrare continuamente la loro condizione.

Didattica blended come diritto

Un’università inclusiva è anche un’università che, in casi specifici, adotta la didattica blended in modo strutturale, per garantire accessibilità e inclusione a studenti e studentesse che vivono condizioni specifiche.

Per un supporto psicologico diffuso, stabile e gratuito

Supporto psicologico come diritto, non come optional

Il benessere psicologico deve essere riconosciuto come diritto fondamentale della comunità studentesca. Ogni ateneo deve disporre di un servizio di supporto psicologico stabile, gratuito, accessibile, e strutturalmente inserito nel bilancio universitario. Non si tratta più di un servizio accessorio, ma di un presidio essenziale, soprattutto in un contesto sociale in cui l’ansia da prestazione, l’isolamento e la precarietà colpiscono duramente le nuove generazioni.

Reti territoriali integrate

Proponiamo inoltre la creazione di reti territoriali integrate, che connettano il servizio universitario con consultori, ASL e realtà locali, per offrire un’assistenza psicologica realmente vicina agli studenti, capillare e continua.

Per una proroga dell’anno accademico strutturale

Marzo non basta

Ogni anno, una porzione della comunità studentesca è costretta a una corsa contro il tempo per laurearsi entro marzo, pena il pagamento delle tasse per l’anno successivo. È una scadenza ingiusta, che mette pressione psicologica, peggiora la qualità della formazione e penalizza chi ha vissuto percorsi meno lineari. Per questo, chiediamo che la proroga dell’anno accademico fino a luglio diventi strutturale, evitando che ogni anno si debba attendere un provvedimento d’urgenza. È una misura di buon senso, che rispetta i tempi reali della formazione.

Per una didattica libera, innovativa e inclusiva

Ruolo dello studente e libertà nella scelta delle materie

La didattica universitaria deve evolvere per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. Crediamo che studenti e studentesse debbano essere protagonisti del proprio percorso, con maggiore libertà nella scelta degli insegnamenti, costruendo un piano di studi coerente con i propri interessi e obiettivi.

Didattica asincrona

La didattica asincrona deve essere potenziata e strutturata in modo da garantire qualità, riconoscimento ufficiale e reale accessibilità. Non può limitarsi a semplici registrazioni: deve essere pensata per includere chi lavora, chi si prende cura di qualcuno, chi ha bisogno di flessibilità.

Percorso 60 CFU

Anche il percorso abilitante da 60 CFU per l’insegnamento deve diventare davvero accessibile. Chiediamo una calmierazione dei costi e la possibilità di inserire alcuni degli insegnamenti richiesti all’interno dei crediti liberi previsti nei piani di studio, per alleggerire il carico e valorizzare l’apprendimento.

Tirocinio retribuito

Il tirocinio è una forma di lavoro e come tale deve essere retribuito. Basta con il ricatto della “formazione” gratuita: ogni esperienza professionalizzante deve essere riconosciuta economicamente e giuridicamente.

Introduzione del programma MINOR

Nel solco dell’innovazione, proponiamo anche per UniSa l’attivazione dei programmi MINOR, già presenti in altri atenei. Si tratta di percorsi interdisciplinari opzionali che arricchiscono la formazione dello studente con competenze trasversali utili nel mondo del lavoro e per la prosecuzione degli studi.

Per università sicure: centri antiviolenza in ogni ateneo

Punti di ascolto e supporto

Le università devono essere spazi sicuri, liberi da violenza, abusi e discriminazioni. Per questo chiediamo l’istituzione di punti di ascolto stabili in tutti gli atenei, con supporto psicologico e legale in collaborazione con i centri antiviolenza territoriali. Non si tratta solo di reagire alle emergenze, ma di costruire una rete di tutela reale e continua per tutti e tutte.

Educazione affettiva, sessuale e al consenso

Alla prevenzione deve affiancarsi un’opera costante di educazione. Proponiamo l’introduzione di percorsi formativi permanenti rivolti al corpo studentesco, al corpo docente ed al personale tecnico-amministrativo, dedicati all’educazione affettiva, sessuale e al consenso. È solo attraverso la formazione e il confronto che possiamo trasformare le nostre università in ambienti realmente rispettosi, consapevoli e sicuri.

Per il riconoscimento delle identità

Carriera Alias semplice, rapida e sicura

La comunità studentesca tutta ha il diritto di vedere riconosciuta la propria identità, anche nel percorso universitario. Per questo chiediamo l’attuazione, in tutti gli atenei, di una carriera alias che sia semplice, rapida, gratuita e rispettosa della privacy, senza ostacoli burocratici.

Formazione del personale e canali di supporto

Questa misura deve essere accompagnata da formazione obbligatoria per tutto il personale accademico e amministrativo e dall’istituzione di sportelli di orientamento, supporto legale e psicologico per chi intraprende questo percorso.

Creazione di un sistema di feedback

Chiediamo inoltre un sistema di monitoraggio e feedback che permetta di correggere criticità e migliorare costantemente l’effettiva applicazione della carriera alias. Non basta istituirla: bisogna garantirne la funzionalità e il rispetto dei diritti di chi la utilizza.

Per l’inclusione delle persone con disabilità

Accessibilità ed inclusione per studenti con disabilità

Chiediamo un impegno serio e strutturale per garantire l’accessibilità e l’inclusione piena delle persone con disabilità e bisogni educativi speciali (BES) all’interno dell’università. È necessario adottare strumenti didattici realmente accessibili, promuovere politiche inclusive e valorizzare le differenze, affinché ogni studente e studentessa possa affrontare il proprio percorso con pari opportunità e dignità.

Per un’università internazionale, equa e solidale

Borse di studio realmente accessibili

Crediamo nell’internazionalizzazione come opportunità formativa e personale, ma deve essere realmente accessibile. Chiediamo borse di studio che coprano integralmente le spese per i programmi di mobilità, affinché nessuno sia costretto a rinunciare per motivi economici.

Informazione trasparente sui costi

Serve maggiore trasparenza su costi e condizioni dei paesi ospitanti e un migliore coordinamento tra gli atenei per assicurare la compatibilità dei piani di studio. Gli studenti non devono rischiare di perdere esami o crediti formativi a causa di una cattiva organizzazione.

Supporto potenziato e scelte consapevoli

Chiediamo il rafforzamento degli uffici dedicati alla mobilità internazionale per garantire un’assistenza efficiente e personalizzata a studenti in entrata e in uscita, assicurando al contempo maggiore trasparenza sui costi reali e sulle condizioni economiche dei paesi ospitanti, così da permettere scelte consapevoli e informate.

Rete globale di solidarietà

In ultimo, risulta per noi fondamentale la promozione di reti globali di solidarietà tra studenti, per costruire relazioni internazionali che vadano oltre il semplice scambio accademico. Anche questa è crescita. Anche questa è formazione.

Per un’università sostenibile, tra ambiente e società

Atenei a impatto zero

La crisi climatica richiede un’azione concreta anche da parte delle università. Vogliamo atenei a impatto zero, che investano in efficienza energetica, riduzione delle emissioni, fonti rinnovabili e sostenibilità strutturale.

Sicurezza è Diritto

Vogliamo interventi strutturali urgenti per mettere in sicurezza gli edifici, renderli funzionali e pienamente accessibili, eliminando ogni barriera architettonica. È necessario riqualificare gli spazi esistenti e costruirne di nuovi, progettati secondo criteri di sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Aule, biblioteche, residenze, spazi comuni: ogni luogo dell’università deve essere pensato per accogliere, garantire dignità e promuovere il benessere di chi lo vive ogni giorno.

Mobilità sostenibile e spazi verdi

Chiediamo il potenziamento del trasporto pubblico gratuito e sostenibile, la tutela e valorizzazione degli spazi verdi universitari, e la promozione di comportamenti responsabili contro gli sprechi e per la tutela dell’ambiente.

Università Etiche e Trasparenti

Pretendiamo trasparenza sui finanziamenti: gli atenei non devono stringere accordi con aziende inquinanti o avviare collaborazioni nel settore della filiera bellica, e tutti i fondi ricevuti devono essere pubblici e tracciabili. L’università deve essere un esempio di transizione ecologica giusta e consapevole, anche in linea con gli impegni dell’Adisurc a livello regionale, oltre che uno spazio di pace e giustizia.

Per un’università antimafia

Cultura della legalità e della giustizia sociale all’interno dell’università

Vogliamo un’università che sia presidio di legalità. Proponiamo percorsi formativi e di sensibilizzazione sulla cultura della legalità e della giustizia sociale, affinché questi valori diventino parte integrante della vita accademica.

Università come presidio di legalità

Chiediamo l’adozione di codici etici rigorosi e meccanismi di controllo efficaci sulla gestione amministrativa e finanziaria degli atenei, per prevenire ogni forma di infiltrazione mafiosa. L’università deve essere un luogo trasparente, etico e resistente a ogni forma di corruzione o malaffare.

Consiglio di Amministrazione dell'ADISURC

Borse di Studio

Garantire l’accesso equo al diritto allo studio è una priorità assoluta. Per questo proponiamo un insieme di interventi mirati a rendere il sistema delle borse di studio più giusto, inclusivo e aderente alla realtà della comunità studentesca.

Minore distanza non vuol dire maggiore accessibilità

Uno degli aspetti che riteniamo prioritari riguarda la definizione dello status di studente e studentessa “fuori sede”. Attualmente, esso si basa su parametri chilometrici che spesso non tengono conto delle reali condizioni di trasporto. Per questo proponiamo l’introduzione, accanto alla distanza geografica, di un nuovo criterio basato sul tempo medio effettivo di percorrenza tramite mezzi pubblici. Un criterio più realistico, che permetterebbe di intercettare le difficoltà di chi, pur vivendo relativamente vicino all’università, impiega ore per raggiungerla a causa di collegamenti scarsi o mal organizzati.

Nuova immatricolazione, stesso diritto alla borsa

Allo stesso modo, riteniamo necessario garantire una seconda opportunità a chi ha effettuato una prima rinuncia agli studi e decide di ricominciare. Chi si reimmatricola al primo anno, infatti, dovrebbe poter accedere alla borsa di studio come soggetto di prima immatricolazione. Una scelta consapevole, anche se successiva, non può essere penalizzata: il diritto allo studio deve accompagnare anche i percorsi non lineari, soprattutto quando alla base ci sono motivazioni personali o di orientamento non ancora pienamente maturato.

Corsi annuali? Più flessibilità

Un’altra criticità da affrontare riguarda i requisiti di merito per l’accesso o il mantenimento della borsa di studio, in particolare per chi frequenta corsi a carattere annuale. Sebbene sia stata introdotta una riduzione dei CFU richiesti (pari a 2 CFU per corso annuale, fino a un massimo di 4 CFU), proponiamo di superare il tetto massimo o di rendere la riduzione proporzionale al numero effettivo di corsi annuali seguiti, fino a un massimo più alto (6 o 8 CFU). È una misura di equità, perché i CFU di tali insegnamenti non possono essere acquisiti prima del secondo semestre, penalizzando chi segue piani di studio strutturati in questo modo.

Modifica termini di rettifica: estensione del periodo di presentazione

Proponiamo l’estensione del termine per la richiesta di rettifica delle graduatorie provvisorie (attualmente fissato a 7 giorni) ad almeno 10 giorni. Questa modifica consentirebbe agli studenti che non hanno ottenuto tempestivamente un posto alloggio o che si trovano in difficoltà nel concludere un contratto di locazione presso privati, di rientrare nella categoria "fuori sede" già a partire dalla pubblicazione delle graduatorie definitive, evitando così di risultare "pendolari" sino alla pubblicazione delle graduatorie assestate.

Status part-time: flessibilità nei requisiti e nei servizi disponibili

Accogliamo e rilanciamo anche quanto sostenuto dal CNSU in merito alle persone iscritte non a tempo pieno, proponendo l’introduzione di misure specifiche per chi coniuga studio e lavoro, o per chi vive situazioni personali complesse. Riteniamo fondamentale che ADISURC preveda forme di sostegno per tutta la comunità studentesca in queste condizioni, come la rimodulazione dei requisiti di merito, l’estensione dei termini per il raggiungimento dei CFU, un accesso flessibile ai servizi e il riconoscimento ufficiale dello status di studente e studentessa part-time.

Quota mensa? Solo se la usi davvero

Un’altra questione che solleviamo da tempo riguarda la quota mensa, che attualmente viene detratta in automatico a prescindere dall’effettivo utilizzo del servizio. Riteniamo indispensabile che questa quota diventi facoltativa, applicata solo a chi ne fa uso, oppure che ne sia previsto il rimborso parziale per la parte non utilizzata. In alternativa, si potrebbe prevedere una riduzione dell’importo (ad esempio a 600€), in linea con quanto già previsto dalla normativa vigente. Non si può chiedere alla comunità studentesca di sostenere un costo fisso per un servizio che molte persone, per varie ragioni, non riescono ad utilizzare.

Prima iscrizione? No alle penalizzazioni per chi aspetta i test

Altro elemento da modificare è la scadenza fissata attualmente per il perfezionamento dell’iscrizione al nuovo anno accademico. Il termine generalmente fissato per metà settembre penalizza gravemente chi si iscrive per la prima volta, che spesso non ha ancora potuto perfezionare l’immatricolazione perché in attesa dei risultati dei test di ammissione. Proponiamo pertanto di introdurre una deroga per queste situazioni, escludendo tali soggetti dalla sospensione in graduatoria qualora la mancata iscrizione nei tempi sia dovuta a ragioni regolamentari.

Studenti iscritti dal secondo semestre primo anno magistrale

Considerando le difficoltà nell'accumulazione dei crediti necessari da parte degli studenti magistrale iscritti a partire dal secondo semestre del primo anno, si propone di estendere il termine per il raggiungimento dei 20 CFU per il mantenimento della borsa di studio e dei 30 CFU per l'accesso al secondo anno. Il nuovo termine dovrebbe essere fissato in modo da tenere conto delle specificità del percorso di studi di tale categoria di studenti. Si richiede, pertanto, di valutare la possibilità di estendere il termine attualmente fissato al 10 agosto.

No agli idonei non beneficiari

Infine, ribadiamo l’obiettivo di continuare a garantire continuativamente l'assenza della persona "idonea non beneficiaria", una contraddizione inaccettabile. Ogni componente del corpo studentesco che possieda i requisiti economici e di merito deve poter ricevere la borsa. Questo è stato un traguardo relativo agli anni passati, ma a fronte della situazione economica regionale e ministeriale futura è necessario che ADISURC continui a monitorare attentamente lo stato delle risorse, ampliando la collaborazione con Regione e Ministero, e promuovendo un rafforzamento strutturale dei fondi – anche tramite il Fondo Integrativo Statale e il coordinamento con ANDISU (Associazione Nazionale degli organismi per il Diritto allo Studio Universitario) – per evitare che la mancanza di coperture economiche continui a compromettere il diritto allo studio.

Mensa

Il servizio mensa rappresenta un elemento fondamentale del diritto allo studio, soprattutto per la comunità studentesca fuori sede e per chi si trova in condizioni economiche difficili. Per questo riteniamo indispensabile che venga potenziato, reso più accessibile e attento ai bisogni reali di chi vive quotidianamente l’esperienza universitaria.

Miglioriamo ADISURC.EAT

Un primo intervento necessario riguarda la piattaforma ADISURC.EAT, la quale, pur rappresentando uno strumento utile, presenta ancora margini di miglioramento. Proponiamo l’introduzione di nuove funzionalità che migliorino l’esperienza dell’utente, come la visualizzazione del saldo del borsellino elettronico, la possibilità di inviare segnalazioni in tempo reale sui problemi riscontrati, e l’integrazione di questionari di valutazione della qualità dei pasti e del servizio. In una logica di evoluzione, riteniamo opportuno anche un ampliamento delle funzioni dell’app, che potrebbe includere la consultazione delle graduatorie, il caricamento di documenti utili da parte dei residenti, l’invio di segnalazioni, oltre alla somministrazione di sondaggi tematici. Un aggiornamento così strutturato renderebbe legittima anche una revisione del nome della piattaforma, rispecchiandone il nuovo carattere multifunzionale.

Bagni adeguati anche a Baronissi

Parallelamente, in vista dell’annunciato ampliamento della mensa universitaria di Baronissi, risulta imprescindibile prevedere un intervento specifico sui servizi igienici, oggi insufficienti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. È fondamentale garantire la presenza di bagni accessibili, ben tenuti e adeguati alle esigenze di una comunità ampia e diversificata, comprese le persone con disabilità.

Basta commissioni sulle ricariche online

Un altro tema che riteniamo rilevante è quello relativo ai costi indiretti. Attualmente, per ogni ricarica online del borsellino elettronico viene applicata una commissione di 0,50€, un costo aggiuntivo che consideriamo superfluo e ingiustificato. Proponiamo, dunque, ’l’eliminazione totale di questa commissione, allineando il servizio a principi di economicità e accessibilità.

Piatti per tutte e tutti: più opzioni vegane e senza glutine

Ma il diritto al pasto non può essere inteso solo in termini quantitativi o economici: è anche diritto a un’alimentazione adeguata, sicura e inclusiva. Per questo chiediamo l’istituzione di una sezione fissa del menù mensa dedicata a studenti e studentesse vegani, con piatti bilanciati dal punto di vista nutrizionale e preparati con attenzione. Allo stesso modo, chiediamo un potenziamento e una diversificazione dell’offerta senza glutine, prevedendo linee di preparazione dedicate per evitare contaminazioni. L’attuale offerta per chi ha esigenze alimentari specifiche è spesso discontinua, costringendo molte persone a rinunciare a un servizio cui avrebbero diritto.

Residenzialità

L’accesso a un alloggio dignitoso e tempestivo è una componente essenziale del diritto allo studio. Tuttavia, la situazione attuale presenta ancora ritardi e criticità che incidono profondamente sulla qualità della vita della comunità studentesca.

Alloggi subito, non da novembre

In primo luogo, chiediamo con forza che l’assegnazione dei posti alloggio avvenga in tempo utile per l’inizio delle lezioni. Attualmente, l’assegnazione dei posti avviene spesso tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre, quando molti corsi sono già abbondantemente iniziati. Questa tempistica costringe la comunità studentesca a iniziare l’anno accademico senza una sistemazione stabile, affrontando disagi economici e logistici rilevanti. È necessario quindi avviare un confronto tra ADISURC e gli enti regionali per anticipare le assegnazioni già a settembre, attraverso una programmazione più efficace.

Riconoscimento dello status di fuori sede

Un altro punto critico riguarda il riconoscimento della condizione di studente fuori sede. Secondo la normativa vigente, per ottenere questo status bisogna risiedere ad almeno 30 km dalla sede del corso e dimostrare una permanenza in loco di almeno 10 mesi, anche cumulando periodi in residenza e in affitto privato. Tuttavia, questo criterio non tiene conto di chi riceve l’assegnazione in residenza a partire dal secondo semestre e non ha avuto modo di stipulare precedentemente un contratto di locazione privata per ragioni economiche. In questi casi, in cui l’unica soluzione conveniente allo studente è il posto alloggio, proponiamo che venga riconosciuto comunque lo status di fuori sede. Considerando che, allo stato attuale, tale soluzione è difficilmente realizzabile assegnando la residenza al secondo semestre, si sottolinea nuovamente l’esigenza per cui tutte le assegnazioni coincidano con l’inizio dell’anno accademico, oppure, laddove sussista una effettiva disponibilità soltanto al secondo semestre, chiediamo che venga garantita ugualmente la permanenza di 10 mesi nel rispetto dei termini del contratto (es. attraverso un’autodichiarazione motivata e documentazione ISEE), tutelando il diritto alla borsa e all’alloggio.

Come trovo casa? Creiamo uno sportello affitti

Per supportare chi non riesce ad accedere alle residenze, riteniamo utile istituire uno Sportello Affitti, ovvero un servizio gratuito e ben pubblicizzato di consulenza e orientamento per la stipula di contratti di locazione con privati. Un punto di riferimento che possa aiutare chi cerca casa a muoversi in un mercato spesso confuso e poco trasparente.

Riapriamo tutti gli spazi ancora chiusi

La valorizzazione degli spazi gestiti da ADISURC rappresenta un ulteriore elemento su cui intervenire. Chiediamo la riapertura e il pieno utilizzo di tutti gli spazi attualmente chiusi o non operativi, con priorità agli alloggi inutilizzati, che potrebbero rispondere a un’elevata domanda di residenzialità, e alle sale polifunzionali, da destinare ad attività culturali, laboratori e momenti di socializzazione. È fondamentale che questa riorganizzazione avvenga con il coinvolgimento diretto della comunità studentesca, attraverso una progettazione partecipata degli spazi comuni.

No agli sfratti per gli EUSA 2026

Un punto di attenzione particolare riguarda l’organizzazione degli European Universities Games (EUSA) 2026, che vedranno l’utilizzo delle residenze universitarie come strutture di accoglienza per gli atleti. Riteniamo essenziale che questa partecipazione non comprometta in alcun modo il diritto alla continuità abitativa delle persone assegnatarie. Gli alloggi concessi per l’anno accademico 2025/2026 devono restare pienamente disponibili per tutta la durata contrattuale, senza interruzioni forzate o riduzioni. Qualora si rendano necessarie riorganizzazioni logistiche, chiediamo che vengano previste soluzioni alternative, dignitose e condivise con le rappresentanze del corpo studentesco, nel rispetto dei diritti già acquisiti.

Erogatori anche nelle residenze

In un’ottica di sostenibilità e qualità della vita, proponiamo infine l’installazione di erogatori di acqua potabile microfiltrata all’interno delle residenze. Una misura semplice ma efficace per ridurre l’utilizzo di plastica monouso e migliorare i servizi essenziali.

Alloggi più accessibili

Inoltre, riteniamo urgente un intervento di revisione e calmierazione delle tariffe per l’alloggio, che oggi risultano svantaggiose e sproporzionate rispetto al mercato immobiliare locale. Il diritto alla casa, per tutte e tutti, deve essere un diritto reale e accessibile.

Sostenibilità Sociale

Benessere psicologico per tutte e tutti

La salute mentale è un aspetto fondamentale del benessere individuale e collettivo all’interno della comunità accademica. In linea con i principi di inclusione e parità di accesso, chiediamo che venga attivato un servizio di counseling psicologico gratuito e continuativo presso tutte le sedi universitarie e i conservatori del territorio campano, come già avviene in altre realtà, tra cui la città di Napoli. Un servizio del genere garantirebbe supporto psicologico qualificato a studentesse e studenti che attraversano momenti di difficoltà, stress o disorientamento, favorendo la permanenza negli studi e il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Promuovere il diritto al benessere psicologico significa anche rafforzare la sostenibilità sociale del diritto allo studio, intesa come capacità del sistema universitario di rispondere ai bisogni non solo formativi, ma anche umani e relazionali della comunità studentesca.

Sostenibilità Ambientale

Miglioramento del car sharing

Una politica per il diritto allo studio non può prescindere da un approccio ecologicamente responsabile. Per questo proponiamo un rafforzamento del servizio di car sharing all’interno delle residenze universitarie, con l’estensione del suo utilizzo anche alle zone a traffico limitato e alle aree urbane densamente abitate. In collaborazione con le autorità locali, ADISURC dovrebbe facilitare il rilascio di permessi per l’accesso alle ZTL, promuovendo forme di mobilità sostenibile e riducendo la dipendenza dai mezzi privati. Si propone, inoltre, l’estensione del servizio anche nei contesti urbani privi di residenze universitarie, al fine di mitigare le difficoltà legate alla mobilità studentesca in città, particolarmente avvertite da categorie spesso penalizzate, come gli studenti dei Conservatori.

Stop agli sprechi, avanti con il riuso

Inoltre, chiediamo un impegno concreto per ridurre l’utilizzo di materiali poco sostenibili nei servizi erogati dall’ente. L’adozione di alternative ecologiche, il sostegno a pratiche di riuso e la sensibilizzazione su tematiche ambientali devono diventare parte integrante delle politiche di gestione. In tal senso, si potrebbero attivare collaborazioni con organizzazioni locali per la redistribuzione degli alimenti non consumati o per l’organizzazione di seminari sul tema della sostenibilità ambientale e alimentare.

Trasporto gratuito per tutti e tutte

Proponiamo infine l’estensione dell’abbonamento gratuito UnicoCampania anche a studentesse e studenti fuori sede non residenti in Campania. L’attuale limitazione, che vincola il beneficio alla sola residenza campana, genera una disparità inaccettabile. Garantire pari accesso al trasporto pubblico per tutte e tutti coloro che studiano nelle università campane è una misura di equità e promozione della mobilità sostenibile.

Servizi

Helpdesk chiaro ed efficiente

Per migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi, proponiamo il potenziamento dell’Helpdesk attualmente attivo, con particolare attenzione al miglioramento dei tempi di risposta, all’ampliamento delle fasce orarie di assistenza e alla definizione di un’interazione chiara e risolutiva. Inoltre, suggeriamo di suddividere l’assistenza in sezioni specifiche per ciascuna università del territorio campano, così da garantire risposte più mirate, efficaci e territorialmente contestualizzate.

Assistenza fiscale dedicata

Proponiamo l'istituzione di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) all'interno delle sedi universitarie e dei conservatori, ritenendo essenziale tale servizio per offrire agli studenti un punto di riferimento diretto e accessibile ai fini della richiesta dell’attestazione ISEE e delle agevolazioni economiche previste dall’ateneo. Il CAF universitario dovrà essere disponibile sia in modalità fisica che online, garantendo un servizio capillare e inclusivo.

Un gruppo di acquisto solidale

Proponiamo anche la creazione di un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS), che riunisca componenti della comunità accademica (corpo studentesco, personale docente e tecnicoamministrativo) per l’acquisto collettivo di beni primari da produttori locali, favorendo sostenibilità ambientale, qualità e giustizia sociale. Un’iniziativa che, se implementata con il supporto logistico di ADISURC, potrebbe fare della Campania una regione pioniera nella costruzione di reti solidali universitarie.
Il progetto potrebbe articolarsi attraverso:
• la concessione di spazi all’interno delle mense o nei pressi delle residenze per la distribuzione;
• l’integrazione dei prodotti acquistati nel menù universitario;
• la promozione dell’iniziativa tramite i canali ufficiali dell’ente e il coinvolgimento diretto di studentesse e studenti residenti o borsisti.

Un prestito digitale per colmare il divario

Infine, riteniamo fondamentale promuovere il diritto all’accesso digitale. Proponiamo un servizio di prestito gratuito di dispositivi tecnologici (laptop, tablet, hotspot Wi-Fi portatili), rivolto a studentesse e studenti con difficoltà economiche o senza strumenti adeguati. Tale servizio aiuterebbe a colmare il divario digitale, garantendo a tutte e tutti pari accesso alla didattica online, alle piattaforme universitarie, alla redazione di tesi e lavori accademici. Il servizio potrebbe essere gestito da ADISURC in coordinamento con le biblioteche universitarie, ispirandosi al modello del prestito bibliotecario già esistente.

Per un diritto allo studio in tutti gli istituti

Tutti i punti trattati includono tematiche trasversali per tutti gli istituti di alta formazione sul territorio campano, includendo apposite integrazioni come ad esempio per i punti "Benessere psicologico per tutte e tutti", "Miglioramento del car sharing", "Assistenza fiscale dedicata" o ancora "Come trovo casa?creiamo uno sportello affitti", tuttavia, aldilà della generalità di tutti i punti trattati, ci sono una serie di dinamiche riguardanti specificatamente altri istituti sul territorio campano, e che quindi richiedono una specifica attenzione ed una apposita trattazione come di seguito.

Revisione della scadenza per gli studenti dei Conservatori

Si propone la revisione della scadenza attualmente fissata al 10 agosto per il riconoscimento dei requisiti di merito, al fine di garantire equità tra studenti universitari e studenti dei Conservatori. Questi ultimi, infatti, si trovano in una situazione penalizzante a causa della diversa articolazione dell’anno accademico (novembre–ottobre) e della struttura degli appelli d’esame, che prevede un primo appello utile solo a luglio, un secondo a ottobre e un terzo a marzo dell’anno successivo. Inoltre, la natura annuale di molti corsi e la prevalenza di prove di idoneità nella sessione invernale rendono difficile il conseguimento dei crediti richiesti entro la scadenza prevista dal bando. Si ritiene pertanto necessario valutare un’estensione del termine per l'accertamento del merito, in modo da garantire pari opportunità a tutte le categorie di studenti.

Accesso equo ed efficace al servizio mensa per gli studenti dei Conservatori

Si evidenzia la necessità di garantire un accesso equo ed efficiente al servizio di ristorazione per gli studenti dei Conservatori, con particolare riferimento alle sedi di Salerno, Benevento e Avellino. In particolare, presso il Conservatorio di Salerno, il servizio mensa è stato sospeso per la scarsa affluenza registrata, dovuta non alla mancanza di bisogno ma all’eccessiva distanza del punto di ristorazione, difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e incompatibile con gli orari delle lezioni. Tale situazione rende insostenibile la fruizione del servizio, penalizzando fortemente il diritto allo studio. Si propone pertanto di: ristabilire o istituire un servizio mensa accessibile in prossimità della sede dei conservatori a seconda dei casi, attivare convenzioni con esercizi di ristorazione nelle immediate vicinanze o prevedere spazi adeguati per la consumazione dei pasti all’interno o nei pressi dei conservatori stessi. Inoltre, si sottolinea l’esigenza, di rendere facoltativa la detrazione della quota mensa dalla borsa di studio nei casi in cui il servizio risulti di fatto inutilizzabile, così da non penalizzare ulteriormente gli studenti impossibilitati a usufruirne.

Accesso equo ed efficace al servizio mensa per gli studenti dell'Università degli studi del Sannio

È fondamentale assicurare anche alla comunità studentesca di Benevento un accesso equo al servizio ristorativo. A tal fine, proponiamo di proseguire in maniera concreta e costruttiva il dialogo tra l’Università del Sannio e l’ADISURC, con l’obiettivo di giungere alla stipula di una convenzione che consenta l’attivazione di un servizio mensa pubblico, accessibile e conforme agli standard qualitativi già garantiti nelle altre sedi universitarie campane.

Incremento degli uffici e sportelli ADISURC sul territorio campano

Si richiede anche l’apertura di un ufficio o sportello ADISURC all’interno delle diverse sedi regionali, al fine di consentire agli studenti degli atenei e dei conservatori un’interfaccia diretta e semplice con l’Azienda per il Diritto allo Studio.